13 gennaio 2013

Progressi

 


 
 
In due sole settimane, il tempo delle vacanze dall'asilo nido, mi sono accorta che il piccolo ballerino biondo ha acquisito molte nuove capacità.
 
Sul piano fisico lo sviluppo è avvenuto sempre secondo i tempi indicati, (seppure non si finisca mai di apprendere che ogni bambino sviluppa le varie competenze in periodi diversi e che pertanto non esistano tempi "previsti").
Intorno ai sei mesi il ballerino avanzava strisciando a mo' di marine, procedeva a gattoni a 9 e pochi giorni dopo aver compiuto l'anno camminava senza aiuti e correva temerario cadendo in continuazione, ma senza lamentarsi o spaventarsi, si proteggeva con le manine e faceva leva su di esse per tiarsi su.  Tuttora accade, a volte, che l'equilibrio gli manchi e si ritrovi seduto o disteso sul pavimento, però posso affermare che ormai cammina e corre con sicurezza.

A 16 mesi mangia la pappa da solo, con la forchetta, seduto a tavola con noi, e lo fa già da un po'. Questo, ritengo, sia frutto (oltre che del processo imitativo che attua all'asilo nido) del nostro tentativo di educarlo all'alimentazione in modo naturale, senza imporgli la pappa quando non la voleva (difficile, in realtà, che non la volesse), facendolo sempre accomodare a tavola con noi e offrendogli fin da subito assaggi dei nostri pasti.
....questo argomento richiederebbe un post a parte, intanto, se volete, fatevi un giro nell'autorevole e interessante sito: autosvezzamento....
Si lava le manine da solo, utilizza lo spazzolino per strofinare, in un modo molto approssimativo, i 6 dentini che gli abitano la boccuccia, si slaccia le scarpe e cerca di aiutarmi a vestirlo e svestirlo.



Nel linguaggio non è stato un bambino precoce. Ha sempre parlottato e chiacchierato tantissimo, ma le paroline vere, quelle dette con cognizione di causa comincia a proferirle in questi giorni
Accanto ai classici "mamma" indirizzato finalmente alla persona giusta, "papà" scandito bene e con l'accento per distinguerlo dalla, per lui altrettanto importante parola "pappa", ora ha imparato a dire una versione facilitata del suo nome, a comunicarci il suo bisogno fisiologico quotidiano, a cercare acqua, ciuccio, biscotto (che bene o male già pronunciava) e latte, a salutare al telefono il nonno, la nonna o la zia, a riconoscere alcuni elementi della natura, a dire un sempre perentorio "no, no" accompagnato dal ditino dimostrativo e, a volte, ci gratifica con dei timidi TI (=si). Il tutto all'improvviso, con una repentina precisione nell'utilizzo dei vocaboli e un'incessante loquacità.

Ditemi, succede sempre così? Che di punto in bianco, un giorno, ti accorgi di cambiamenti epocali avvenuti in modo impercettibile? Che ora mi ritrovo con un bimbo autonomo, o quasi, in un sacco di attività?
 

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