4 giugno 2015

Tutta colpa dei Supereroi

I figli maschi, si sa, sono coccoloni, stravedono e adorano la mamma, per loro esiste solo la mamma.
 
Questo mi sentivo dire dalle amiche mamme di figli maschi, ma sapevo anche che, ad un certo punto del loro sviluppo, l'identificazione con il genitore del loro stesso sesso avrebbe cominciato ad essere preponderante. Mi aspettavo, in tutta sincerità, un interesse crescente e graduale e, avendo cominciato a leggere "Crescere figli maschi", ero convinta che ciò dovesse accadere attorno ai sei anni.
 
Ebbene, sarà colpa degli Avengers, dell'influenza degli amici più grandi dell'asilo, del papà bambino (e.. non me ne vogliano gli uomini, ma non è forse vero che i maschi restano sempre bambini?) più compagno di giochi, ahimè, che genitore, ma il mio cucciolo è diventato un supereroe alla perenne ricerca del suo papà.
E così gli amici supereroi, Thor con martello ed elmetto di carta, e il suo verde papà Hulk si rincorrono e vanno all'attacco per difendersi dai nemici.
 
L'attaccamento al papà non si limita solo a questo. E' proprio una ricerca continua, una necessità di vicinanza e di imitazione. Quando prima il ballerino cercava la vicinanza e l'affetto, pur non disdegnando il suo caro papà, prediligeva la mia compagnia, i miei bacini e le mie carezze. Adesso sembra persino averne meno bisogno, almeno non quanto abbia bisogno di sentirsi forte e grande come il papà.
 
Ora le cose si stanno riequilibrando, ma complice, un weekend lungo e la possibilità di starsene attaccato al papà, il loro rapporto si è rafforzato notevolmente.
 
Ne sono contenta? Sono un po' gelosa? Direi un misto delle due cose. Certamente mi fa piacere che mio figlio ami e cerchi il suo papà, ammetto però, che a volte, mi manca quel rapporto complice ed esclusivo che avevamo.

Nessun commento:

Posta un commento