18 novembre 2013

Il ballerino alla scoperta delle Storie

Rovistando tra gli oggetti dimenticati in un cestino ho ritrovato un foglio di appunti che avevo scritto tempo fa. Il ballerino avrà avuto circa 18 mesi e cominciava a dimostrare un interesse reale per i libri in quanto espressione di storie e non solo di gioco ed esperienze tattile e visiva.
Riporto quanto scrissi all'epoca:
 
 
Da accanita lettrice non posso che esser contenta del nuovo comportamento che ho osservato nel ballerino.
Fin da piccolissimo ho cercato di avvicinarlo al mondo dei libri proponendogli i "carezzalibri" in cui immagini dai colori nitidi si alternano a piccole parti in stoffa o tessuti vari, luccicanti, lisci, ruvidi e via dicendo, gli ho proposto i libri "con i buchi" e i libri sonori. Libretti, insomma, con i quali poter interagire, adatti alla sua fase di crescita, e ho ottenuto ciò che mi aspettavo: manine che toccano, grattano, pigiano, infilano e strappano.
Una volta cessata la curiosità per l'oggetto in quanto tale, è iniziato l'interesse per le immagini. L'osservazione durava solo pochi minuti. La soglia dell'attenzione a quell'età, si sa, è piuttosto bassa e la sua volontà di partecipare indicando  continuamente le figure e interrompendomi per nominare le cose note non mi permetteva di catturare la sua attenzione.
Ammetto che se da un lato questo mi gratificava perché notavo i progressi nel linguaggio, nella memoria e nell'interazione, dall'altro mi scoraggiava perché non osservavo un reale interesse per l'ascolto della storia, né chiaramente riuscivo a stabilire un momento di serenità e contatto, cosa che la lettura di un libro dovrebbe favorire.
Oggi siamo andati in biblioteca, ho scelto tre libri. Il primo sulla rabbia, uno sui NO e un altro dal titolo importante: PIANO PIANO con cui speravo di riuscire a trasmettergli un po' di tranquillità nella fase prenanna.
Stasera gli ho letto uno dei libri a voce alta, ma in modo pacato, benché il piccolo fosse, come sempre, tutto impegnato a spostare i giochi, ad arrampicarsi sui mobiletti e a scavalcare la scatola dei giocattoli. Nulla. Finché la parolina magica che lui spesso proferisce è diventata la protagonista di una storia con le immagini del bambino Marco che non vuole andare all'asilo, non vuole la caramella, non vuole parlare né giocare con nessuno e non vuole tornare a casa. Inaspettatamente sentirmi ripetere enfaticamente NO, NO e NO ha catturato la sua curiosità.
Sono riuscita ad avvicinarlo e coinvolgerlo, volentieri è salito sulle mie ginocchia e abbiamo riletto la storia per ben tre volte!
Poi siamo passati agli intramontabili EROI NELL'ORTO e infine l'auspicata tranquillità è arrivata attraverso le immagini e le parole di PIANO PIANO.
 
Oggi il ballerino "legge" con estremo piacere tanti libri (alcuni anche inglese, ma di questo parlerò un'altra volta), ascolta attentamente la storia che gli racconto e poi è il suo turno e mi delizia con paroline magiche e salti temporali stupefacenti. La favella non gli manca di certo!
 
Buona lettura a tutti!
 


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