Rovistando tra gli oggetti dimenticati in un cestino ho ritrovato un foglio di appunti che avevo scritto tempo fa. Il ballerino avrà avuto circa 18 mesi e cominciava a dimostrare un interesse reale per i libri in quanto espressione di storie e non solo di gioco ed esperienze tattile e visiva.
Riporto quanto scrissi all'epoca:
Da accanita lettrice non posso che esser contenta del nuovo comportamento che ho osservato nel ballerino.
Fin da piccolissimo ho cercato di avvicinarlo al mondo dei libri proponendogli i "carezzalibri" in cui immagini dai colori nitidi si alternano a piccole parti in stoffa o tessuti vari, luccicanti, lisci, ruvidi e via dicendo, gli ho proposto i libri "con i buchi" e i libri sonori. Libretti, insomma, con i quali poter interagire, adatti alla sua fase di crescita, e ho ottenuto ciò che mi aspettavo: manine che toccano, grattano, pigiano, infilano e strappano.
Una volta cessata la curiosità per l'oggetto in quanto tale, è iniziato l'interesse per le immagini. L'osservazione durava solo pochi minuti. La soglia dell'attenzione a quell'età, si sa, è piuttosto bassa e la sua volontà di partecipare indicando continuamente le figure e interrompendomi per nominare le cose note non mi permetteva di catturare la sua attenzione.
Ammetto che se da un lato questo mi gratificava perché notavo i progressi nel linguaggio, nella memoria e nell'interazione, dall'altro mi scoraggiava perché non osservavo un reale interesse per l'ascolto della storia, né chiaramente riuscivo a stabilire un momento di serenità e contatto, cosa che la lettura di un libro dovrebbe favorire.
Oggi siamo andati in biblioteca, ho scelto tre libri. Il primo sulla rabbia, uno sui NO e un altro dal titolo importante: PIANO PIANO con cui speravo di riuscire a trasmettergli un po' di tranquillità nella fase prenanna.
Stasera gli ho letto uno dei libri a voce alta, ma in modo pacato, benché il piccolo fosse, come sempre, tutto impegnato a spostare i giochi, ad arrampicarsi sui mobiletti e a scavalcare la scatola dei giocattoli. Nulla. Finché la parolina magica che lui spesso proferisce è diventata la protagonista di una storia con le immagini del bambino Marco che non vuole andare all'asilo, non vuole la caramella, non vuole parlare né giocare con nessuno e non vuole tornare a casa. Inaspettatamente sentirmi ripetere enfaticamente NO, NO e NO ha catturato la sua curiosità.
Sono riuscita ad avvicinarlo e coinvolgerlo, volentieri è salito sulle mie ginocchia e abbiamo riletto la storia per ben tre volte!
Poi siamo passati agli intramontabili EROI NELL'ORTO e infine l'auspicata tranquillità è arrivata attraverso le immagini e le parole di PIANO PIANO.
Poi siamo passati agli intramontabili EROI NELL'ORTO e infine l'auspicata tranquillità è arrivata attraverso le immagini e le parole di PIANO PIANO.
Oggi il ballerino "legge" con estremo piacere tanti libri (alcuni anche inglese, ma di questo parlerò un'altra volta), ascolta attentamente la storia che gli racconto e poi è il suo turno e mi delizia con paroline magiche e salti temporali stupefacenti. La favella non gli manca di certo!
Buona lettura a tutti!
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