Si be', diciamo pure che devo ancora prendere il ritmo, diciamo che non ero più abituata ad uscire di casa ogni mattina così presto e stare fuori di casa tutte le mattine per un determinato numero di ore, dovendo programmare ogni singolo minuto del mio tempo avanzato a quella nobile attività che dà (o dovrebbe dare) dignità e sussistenza all'essere umano, ma il ritorno alla routine lavorativa non è stato affatto facile.
Prima di avere figli stavo fuori di casa tutto il giorno e di ritorno, a volte, mi fermavo a far la spesa o a bere un aperitivo rincasando anche piuttosto tardi. Le pulizie erano solitamente riservate al sabato mattina e la necessità di far andare la lavatrice era molto, molto minore, quindi, anche quella era relegata al solo weekend.
Ora, la sveglia è necessariamente anticipata per permettermi illudermi di avere un minuscolo vantaggio sul ballerino in modo da poter espletare le urgenti necessità mattutine in solitudine e al contempo di fargli fare colazione con calma, prevedendo e prevenendo eventuali capricci.
La mia giornata lavorativa è molto più breve di quanto non lo sia mai stata. E per fortuna!
Poco prima delle 15 riesco ad essere fuori dall'ufficio, ma è proprio in questo prezioso e brevissimo lasso di tempo, fino alle 16, momento in cui devo ritirare il piccolo dal nido, che mi trovo a dover concentrare tutto ciò che devo fare in una giornata.
E allora corri dall'amica per fare l'ordine per i vestitini del piccolo, dalla parrucchiera per quel taglio in velocità che non mi fa più sentire una sfigata con i capelli troppo lunghi per essere corti e troppo corti per essere lunghi, telefona in officina per vedere se hanno sistemato l'auto, fatti una roba rapida da mangiare mentre ricevi l'amica per il caffè e gli ultimi aggiornamenti, stendi i panni, o cambiati le scarpe completamente bagnate perché la mattina non ti sei accorta che stava per arrivare un diluvio universale e le uniche scarpe che avevi a portata di mano e che stessero bene con la mise scelta erano un paio di leggerissime ballerine color pesca....
E poi affrettati a prendere il piccolo e sii pronta ad assecondare la sua instancabile energia ed esuberanza confidando che il suo papà non debba a sua volta correre di qua e di là per altre incombenze e possa arrivare presto a casa mentre tu ricominci a organizzare lavatrici, cambi per l'asilo e panni da stirare. Per fortuna, molto spesso, alla cena ci pensa lui.
Questa settimana è stata davvero pesante, mi sono spesso addormentata alle 21 mentre il papà metteva a letto il piccolo.
Si lo so, è dura per tutte le mamme, e io ne ho solo uno!!!
Oh cara non preoccuparti poi prendi il ritmo!! pensa che io oltre a fare tutto quello che dici ho il marito che rientra quando i cuccioli scatenati son già in fase andiamo a nanna!! Delirio!! ma ricordati di regalarti del tempo per te altrimenti scoppi!!
RispondiEliminaSi dai, penso anch'io che devo prendere il ritmo. Comunque non è facile riuscire a fare, non dico tutto, ma abbastanza e non oso immaginare come sia la tua giornata...
Eliminaproprio così, una perenne corsa contro il tempo. ma a ogni piccola vittoria... che soddisfazione! ;)
RispondiEliminaDavvero!! :-)
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