1 maggio 2013

Scelte


Questa volta ho scelto con il cuore.
Non sono stata lungimirante, non ho pensato concretamente al futuro, ma soltanto al presente condiviso con la mia famiglia e alla mia serenità di mamma e donna.
 
Ho optato per un LSU in un ente pubblico, con orari flessibili e gestibili, in un ambiente apparentemente rilassato. Ho subito l'attrazione dell'ora di libertà quotidiana, prima di andare a prendere il ballerino al nido, per poter caricare una  lavatrice, aspirare la polvere, fare un po' di spesa o semplicemente bere un caffè con un'amica.
Questa volta sì, ho preferito l'incertezza del futuro. Perché questi LSU non si possono trasformare in lavori a tempo indeterminato. E' impossibile, finito il periodo di cassa integrazione o mobilità, finisce anche il lavoro socialmente utile. E stop!
 
Ho rinunciato ad un tempo determinato con possibilità futura di assunzione in un'azienda vinicola, immersa nelle colline, begli uffici, familiare.
Commercializzare vino, prosciutto o ovetti di cioccolata non è certo come occuparsi di viti e bulloni o elettromedicali... che, per la cronaca, sono tutti prodotti che trattavano le aziende nelle quali ho lavorato in passato.
Ho deciso che non importa se non avrò la possibilità di utilizzare le lingue per il mio lavoro, perderò dimestichezza, si sa, le lingue si dimenticano con la poca pratica. Ho deciso che nel mio campo ho già imparato tanto e tutto quello che ancora c'è da imparare non credo sia più interessante per me.

Ho deciso per la famiglia, ma ho anche deciso di lavorare in un ambito diverso e di imparare logiche e dinamiche che mi sono sconosciute.  
 

4 commenti:

  1. complimenti duda!!!!
    sono con te :)

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  2. una scelta fatta con il cuore è sempre la migliore;D
    ps. avere un'ora "d'aria" prima del recupero della prole non ha prezzo !!

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    1. Già, anche poterlo andare a prendere io al nido invece che delegare ai nonni è una gran bella cosa!

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