1 febbraio 2014

Progressi: dal nido alla scuola materna

Giorni fa sono stata alla presentazione della scuola materna in vista dell'iscrizione del ballerino a settembre e poco tempo prima all'incontro con le educatrici del nido.
 
Il nostro piccolo ometto sta crescendo, non c'è dubbio. Ce ne accorgiamo nelle piccole cose del quotidiano e lo abbiamo riscontrato durante il colloquio.
 
Loquace lo è sempre stato, ma ora è in grado di comunicare tutto quello che gli urge, nella sua lingua bislacca e fantastica. Conta fino a 12 dimenticandosi spesso del numero 1 e adeguando il suono di "undici" e "dodici" ad un ritmo fantasioso, ha imparato a riconoscere alcuni numeri alla lettura e chiede sempre di sapere cosa c'è scritto quando vede delle lettere. E' un bambino curioso che pone domande in continuazione e quando gli si risponde, anche se a volte non può capire, è soddisfatto. Forse perché gli si è data attenzione e lo si è trattato come un piccolo adulto senza supporre che una spiegazione fosse talmente difficile da non meritare di essergli illustrata.
 
Quando cominciò a camminare continuò a barcollare e cadere per molti mesi. Come tutti i bimbi correva senza guardare davanti, ma anche quando camminava veloce con lo sguardo nella giusta direzione, spesso inciampava. Adesso è sicuro di sé, molto agile anche quando si diverte con i giochi per i bambini più grandi: scivoli dalle scalette impervie, giostrine che richiedono di essere scalate o dalle quali saltare e via dicendo.
 
L'interesse per la lettura, che ho caldamente incentivato, è ormai assodato e di recente abbiamo introdotto dei nuovi amici per l'avvicinamento all'inglese. Oltre ad alcuni dvd, cd e libretti in inglese in cui spesso protagonista è l'amatissima Peppa Pig, abbiamo acquistato il dvd dei due simpatici dinocrock Hocus & Lotus.
 
Credo che siamo stati in grado di stimolare il ballerino nel modo giusto. Inizialmente una gran parte del "lavoro" è stata fatta da me (per questo ringrazio una straordinaria coincidenza di eventi che mi ha permesso di rimanere a lungo a casa con il piccolo), ma sempre più siamo convinti che la scelta dell'asilo nido (o forse di quell'asilo nido) sia stata la scelta migliore per il benessere e il futuro del nostro piccolo. Oltre all'aver appreso le regole del vivere comune e ad essersi già creato il suo gruppo di amichetti, gli è stata offerta la possibilità di svolgere tante attività interessanti ed edificanti. Anche per questo motivo devo ammettere, la visita alla scuola materna mi ha lasciata un po' perplessa per l'apparente assenza di attività e stimoli diversi. Spero di sbagliarmi e non giudicherò solo da un'unica visita, mi auguro però sia un'esperienza altrettanto formativa.
 
 

4 commenti:

  1. concordo: per i bambini stare in mezzo ai loro coetanei è importante. se l'asilo è buono, le maestre sono in gamba e i bambini seguiti, credo sia un ottimo investimento per il loro futuro

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    1. Lo credo anch'io e mi auguro che anche le prossime tappe educative siano gestite al meglio

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  2. Anch'io, pur avendo entrambe le nonne disponibili, ho iscritto i bambini ad un nido privato, due giorni alla settimana. E, credimi, mai scelta fu più giusta.
    Vedrai, arriverà alla materna, più "preparato", più autonomo e si divertirà tantissimo!

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    1. Non temo che si senta spaesato, ciò che mi lascia perplessa è la possibilità che manchino opportunità di crescita costruttive rispetto al nido, ma forse è proprio questo il nocciolo. Il nido è un ambiente in cui il bambino "deve" venir stimolato a fare le esperienze più varie,( penso ai percorsi sensoriali, alle sperimentazioni con la creta, alla preparazione della torta per il proprio compleanno insieme alla cuoca) mentre la scuola dell'infanzia, per sua natura, da per acquisite queste esperienze e si focalizza sui fondamenti dell'istruzione scolastica. Quindi, che dire, è semplicemente una questione di crescita.... o no?....

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